Mandato di arresto Netanyahu: Di Segni (Ucei), “rende evidente a quanto è culminato il percorso della folle distorsione”

“La richiesta odierna del Procuratore della Corte internazionale rende evidente a quanto è culminato il percorso della folle distorsione che, a partire dal 7 ottobre e dimenticando totalmente il massacro di Hamas, rovescia i ruoli di imputati e vittime civili, tra cui bambini e donne. E peggio ancora condanna di fatto proprio quest’ultimi”. Così la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), Noemi Di Segni, commenta in una nota diffusa stasera la decisione del procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, di chiedere alla camera preliminare del tribunale il mandato di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader di Hamas. “Porre un’organizzazione terroristica, riconosciuta tale dai tutti i paesi che garantiscono le libertà di base – prosegue la presidente Di Segni – allo stesso livello dello Stato di Israele – unica democrazia della regione – è grave e preoccupante per lo standard sempre riconosciuto a questo tribunale. Rivolgiamo il nostro appello al rigore delle evidenze procedurali e a prendere le distanze da ogni simile richiesta. Noi non dimenticheremo i civili assassinati, i feriti barbaramente, le donne umiliate e gli ostaggi”.

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