“La composizione demografica dell’Unione europea sta subendo un processo di invecchiamento. Si registra un aumento della percentuale di individui anziani, con un incremento dell’indice di dipendenza e un aumento dell’età mediana. Nel 2020 il 21 per cento della popolazione aveva 65 anni o più, registrando un incremento del 5 per cento rispetto al 2001, quando erano il 16 per cento. Il numero degli over 80 è passato dal 3,4 per cento del 2001 al 6 per cento del 2020, arrivando quasi a raddoppiare”. Lo si legge in un comunicato che illustra il convegno di presentazione del “Manifesto europeo contro l’ageismo”, che si terrà martedì 28 maggio, nella fascia oraria 10-13, presso il Parlamento europeo a Roma, nella Sala delle bandiere, in via 4 Novembre 149. “L’ageisimo”, inteso come discriminazione o esclusione verso le persone anziane, “è una delle principali sfide che una società longeva, come quella europea, si trova e si troverà sempre più ad affrontare. Si tratta di un fenomeno trasversale a diversi ambiti del vivere, che ha conseguenze serie e di ampia portata sulla salute, sul benessere e sui diritti umani delle persone”.