Venezuela: mons. González de Zárate (presidente vescovi), “lo Spirito è forza e consolazione, porta rinnovamento e speranza. Con questa guardiamo alle prossime elezioni”

“La Pentecoste ci ricorda che noi venezuelani non siamo soli nei nostri progetti, lotte e problemi: il Signore è sempre con noi. Egli è la nostra forza e consolazione in mezzo alle difficoltà che stiamo vivendo oggi”. Lo afferma, in un’intervista rilasciata al sito della Conferenza episcopale venezuelana (Cev), il presidente dell’episcopato, mons. Jesús González de Zárate, vescovo di Cumaná. Una presenza che si fa rinnovamento e speranza, e questo, secondo l’arcivescovo, vale anche per il contesto politico e sociale del Paese, e in particolare per le prossime elezioni presidenziali, le quali “sono una magnifica opportunità per accrescere l’impegno e la partecipazione dei cittadini alla costruzione di un Paese migliore, per il quale deve essere garantita la corretta applicazione dei principi e dei meccanismi democratici sanciti dalla Costituzione e dalle leggi”.
Spiega l’arcivescovo: “Lo Spirito Santo ci dona la ‘parresia’, un termine greco che significa audacia, franchezza, coraggio di comunicare e agire secondo i valori del Regno di Dio. Per impregnare la vita sociale del Vangelo, compito che i cristiani devono assumere con rinnovato slancio, ci dà i suoi doni – sapienza, conoscenza, consiglio – affinché possiamo trasformare la realtà di esclusione, divisione, violenza e conflitto permanente che ci impoverisce, e condurla, con l’adempimento dei suoi mandati, all’unità che rende possibile l’amore”.
Il messaggio di rinnovamento della Pentecoste “è strettamente legato a quello della speranza”, la quale, secondo mons. González de Zárate, che “si manifesta nella convinzione sempre più diffusa che i venezuelani hanno bisogno di recuperare la gioia di vivere e la pace sociale, per cui non dobbiamo accontentarci di sopravvivere o sussistere adattandoci alla situazione attuale. In particolare, la nostra società deve offrire segni di speranza a coloro che sono il presente e il futuro del nostro Paese: i giovani, che purtroppo spesso vedono crollare i loro sogni”. Ciò richiede che “la nostra società abbia istituzioni e politiche pubbliche in grado di dare segni di speranza alle famiglie impoverite, ai malati, a coloro che sono privati della libertà a causa delle loro posizioni politiche, ai milioni di migranti venezuelani sparsi per il mondo”.

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