Romania: oggi la visita del padre generale dei gesuiti p. Sosa al team del Jesuit refugee service. “Un servizio che cambia la vita”

Foto Jrs

Questa mattina il Padre generale della Compagnia di Gesù, p. Arturo Sosa Abascal, ha fatto visita al team del Jesuit refugee service della Romania. Dopo la presentazione dei servizi offerti, a cura di Bianca Albu, project manager e Catalin Albu, general manager, sono intervenuti alcuni impiegati romeni, ucraini, un siriano e un ruandese divenuto cittadino romeno. Tutti – informa una nota della Compagnia di Gesù – hanno messo in luce il servizio comune, che può cambiare le vite di tanti. Il Padre generale ha sottolineato l’importanza del mettersi in gioco in totalità e del vivere nel servizio all’altro. Ha incoraggiato tutti nel continuare con generosità “non un semplice lavoro, ma a donare la vita”. A seguire ha visitato le classi dei bambini della materna, il dormitorio per i migranti e la tomba dell’ex-Provinciale della Romania, morto martire sotto tortura nel carcere durante il comunismo, padre Cornel Chira e di padre Rafael Haag, anche lui rinchiuso nelle prigioni staliniste. Nel 2023, il Jrs Romania ha portato avanti 20 progetti per fornire un’assistenza completa ai rifugiati provenienti da Ucraina, Iraq, Siria, Afghanistan e altre nazioni, servendo gli individui indipendentemente dal loro status giuridico. 180 i membri, oltre 25.000 i beneficiari, che hanno usufruito delle iniziative e del supporto essenziale per migliorare la qualità della vita e l’integrazione nella società. Tra i servizi offerti, quelli di “emergenza”: cibo e alloggio, per garantire l’accesso agli standard di vita di base. In campo educativo è stata offerta istruzione formale attraverso 25 scuole e asili affiliati. Con sede in più di 10 città, il Jrs ha 3 centri di integrazione, 1 centro di accoglienza, 1 asilo e 24 altri centri educativi con più di 3.000 bambini assistiti ogni giorno.

 

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