Televisione: in arrivo su Rai Uno il film “Com’è umano lui” su Paolo Villaggio. Paci, “inventore del politicamente scorretto”

“Molti miei colleghi oggi sono debitori della comicità di Paolo Villaggio, una comicità di rottura. Lui ha abbandonato ‘l’educazione’ perché sapeva che il pubblico andava scosso. È l’inventore del politicamente scorretto in Italia, da distinguere però dal cattivo gusto, che è altro”. Così Enzo Paci, protagonista del film Tv “Com’è umano lui”, biopic su Paolo Villaggio in onda su Rai Uno giovedì 30 maggio. Prodotto da Rai Fiction e Oceans Productions, ne firma la regia Luca Manfredi. Accanto a Paci sul set Camilla Semino Favro, Andrea Filippi, Andrea Benfante, Augusto Zucchi ed Emanuela Grimalda. “Paolo Villaggio non è facile da interpretare – ha ribadito l’attore, noto per il ruolo del commissario Bacigalupo in ‘Blanca’ –. Io l’ho paragonato al K2. Un personaggio complesso, di vari colori: miscela fragilità e azioni di coraggio. Appena divenuto padre negli anni ’60 lasciò il lavoro, il posto fisso [per inseguire il sogno]. Un uomo che da subito si rivela un ribelle, un anticonformista, nonostante le radici borghesi. I genitori volevano che facesse l’avvocato, mentre lui si sentiva più che un comico, un letterato: Fantozzi, ricordiamolo, è figlio dei libri”. Il regista Luca Manfredi ha dichiarato: “Negli ultimi anni mi sono appassionato ai biopic [suo è ‘Permette? Alberto Sordi’ del 2020], capaci di raccontare al grande pubblico un artista visto come uomo privato, con tutte le difficoltà per raggiungere il successo. Per fare questo serve il giusto interprete. Dopo mesi di ricerche ci siamo imbattuti in Enzo Paci, che appartiene alla scuola genovese. Paci ha studiato la comicità di Villaggio sin da bambino”. Il produttore Sergio Giussani ha aggiunto: “Il progetto nasce dopo la biografia dedicata ad Alberto Sordi. Da lì è nato l’incontro con la famiglia Villaggio e l’idea di un racconto su Paolo oltre la figura del personaggio di Fantozzi: la maschera ma anche l’uomo, il suo percorso di vita. Elemento chiave è il legame con la moglie Maura”. E Camilla Semino Favro, che nel film interpreta proprio Maura, ha dichiarato: “Io partivo da zero basi e avevo bisogno del supporto della famiglia per capire bene la linea del personaggio. La signora Maura mi ha fornito tanti aneddoti, soprattutto pieni d’amore: è stata lei a dirgli ‘Lascia il certo per l’incerto’ oppure ‘Paolo diventerà qualcuno’. Lei lo sosteneva, si buttava con lui nelle imprese. Una donna di grande arguzia e intelligenza, mai un passo indietro. Erano una coppia alla pari”. Elisabetta Villaggio figlia del comico e collaboratrice alla sceneggiatura ha indicato: “Mi auguro che venga vista quella parte di uomo che non è del personaggio, quella persona nota solo in famiglia”. Infine, Piero Villaggio ha chiosato: “Mio padre era una persona particolare, anche difficile. Io ne sono contento. Oggi anche persone molto giovani lo conoscono e gli riconoscono capacità di innovazione, di cambiamento”.

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