“Condanno la violenza, l’odio e l’aggressione che non fanno altro che alimentare il male e approfondire la polarizzazione della società. Faccio appello alla coscienza di tutti: non restiamo indifferenti, siamo costruttori di pace”. Così in una dichiarazione giunta al Sir, mons. Bernard Bober, arcivescovo metropolita di Košice e presidente della Conferenza episcopale della Slovacchia commenta l’attacco al Primo Ministro Robert Fico. “Esprimo il mio profondo rammarico per la tragedia che ha colpito il Primo Ministro Robert Fico”, scrive il presidente dei vescovi slovacchi. “Non facciamoci del male a vicenda, ma rafforziamo il bene che c’è in ogni essere umano. Nella preghiera, auguro al Primo Ministro una pronta guarigione e invito i fedeli a pregare per la pace per la nostra patria e per tutti i cittadini della Repubblica Slovacca”.
Il primo ministro della Slovacchia, Robert Fico, è “in pericolo di vita” dopo essere stato ferito oggi da colpi d’arma da fuoco a Handlova, in Slovacchia, dove si trovava per una riunione di governo. Secondo il suo ufficio e un post dall’account ufficiale su Facebook, Fico “è in pericolo di vita” in ospedale. 59 anni, il premier è stato “trasportato in ospedale tra la vita e la morte”, ha riferito il governo slovacco in una nota, definendo l’attacco un “tentativo di omicidio”. Nelle immagini girate vicino Bratislava si vede il primo ministro Fico scendere da una macchina e poi caricato sull’auto dalle sue guardie del corpo dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. Oltre le transenne, il placcaggio dell’uomo che avrebbe sparato al premier slovacco. Nelle ultime immagini l’autovettura sfreccia verso l’ospedale: il premier è stato portato in elicottero al F. D. Roosevelt University Hospital di Banská Bystrica. Secondo le prime informazioni il premier slovacco sarebbe stato colpito da tre o quattro colpi di arma da fuoco che lo avrebbero raggiunto all’addome, al petto e a un arto. Un sospetto è stato arrestato dalla polizia. Secondo il media locale, TV Joj il si tratta di Juraj C., un uomo di 71 anni di Levice. Contro l’aggressore è già stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione.