Un animo nobile votato alla giustizia e vicino ai poveri: questo era don Antonio Della Lucia, nato 200 anni fa a Frassenè Agordino (Belluno) e che il Musal – Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo (Belluno) ricorda con una fitta e articolata serie di appuntamenti in collaborazione con istituzioni pubbliche e private locali, provinciali, regionali e con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura.
Si inizia giovedì 16 maggio con due importanti eventi. A Frassenè Agordino, alle 17 presso la chiesa parrocchiale nuova di San Nicolò, si terrà una messa cantata presieduta dal vescovo Renato Marangoni. Alle 18, nella Sala Paolo Mosca presso la Scuola vecchia, ci sarà la possibilità di visitare la mostra dedicata a don Antonio: per l’occasione sarà inoltre disponibile la cartolina con l’annullo filatelico speciale e la moneta commemorativa. Alle 18.30 Loris Serafini e Loris Santomaso presenteranno la figura di questa straordinaria personalità accompagnati dagli intermezzi musicali del duetto d’archi di Svetlana Pletneva e Vesna Petrowska. Alle 20, infine, una degustazione di formaggi locali a cura della Latteria Agordina.
A partire dalle 9, a Belluno, sarà invece visitabile la prima delle tre mostre dedicate a don Della Lucia: allestita presso la Sala della Presidenza di Palazzo Piloni, la mostra rimarrà aperta fino al 16 settembre, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30; sabato, domenica e festivi chiuso. I successivi appuntamenti si svolgeranno tra maggio e settembre, non solo a Canale d’Agordo e in Valle del Biois (terre dove don Antonio operò maggiormente), ma anche a San Tomaso Agordino, Agordo, Feltre e Belluno. Per Loris Serafini, direttore del Musal e autore di una biografia sul sacerdote, “don Antonio Della Lucia” è stato “molto importante non solo per il nostro territorio, ma anche per la storia della Chiesa nel suo rapporto con la gente”.