Con una solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, mons. Orazio Soricelli, oggi la città di Cava renderà omaggio a sant’Adiutore, vescovo e compatrono della città di Cava de’ Tirreni. Adiutore, originario dell’Africa, subì la persecuzione vandalica sotto Genserico e per sfuggirvi: secondo la tradizione fu il primo evangelizzatore di Cava de’ Tirreni (siamo nel V secolo). Nel suo messaggio alla città mons. Soricelli ricorda come sant’Adiutore sia stato “un uomo, un cristiano, che nel suo passaggio sulla terra ha lasciato un’impronta e ha lasciato in consegna un’eredità. Una persona che non ha vissuto una vita banale, ma l’ha vissuta con passione, mettendo in gioco tutto sé stesso per amore del suo popolo e nella fedeltà a Cristo”.
La festa di sant’Adiutore, conclude il presule, “è per tutti noi un invito alla speranza cristiana fondata sul ‘lieto annuncio’ di un Dio che è amico degli uomini. E a partire dall’esperienza di questa amicizia, segno di un amore gratuito, sentiamoci tutti chiamati ad andare e a portare frutto nella Chiesa e nel mondo”.