“Il tema della povertà sanitaria non riguarda solo l’Italia ma anche i 53 Paesi della regione europea dell’Oms”. Ha esordito così, questo pomeriggio a Verona, Chris Brown, head Who European Office for Investment for Health and Development. Intervenendo al convegno sulle povertà sanitarie, promosso dall’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della salute con le 11 Federazioni e Consigli nazionali delle professioni sanitarie nell’ambito del XXV convegno nazionale di pastorale “Non ho nessuno che mi immerga, Universalità e diritto di accesso alle cure”, Brown ha messo in luce diverse criticità: la digitalizzazione che non sempre riduce le disuguaglianze, il progressivo invecchiamento della popolazione: “fra 30 anni in Europa ci saranno due giovani per tre anziani; dobbiamo pensare fin da ora a modelli di cura integrati”, il crescente disagio mentale far i giovani. Con lo sguardo alle elezioni europee del prossimo giugno, la rappresentante Who ha osservato: “Povertà, esclusione sociale, sanità pubblica ed economia sono in cima a quella che per gli elettori dovrebbe essere l’agenda politica Ue”.