Un anno dopo si inaugura il b&b di Enrico e Francesca

L’inaugurazione è stata rimandata di un anno. Ma il 18 maggio il taglio del nastro di “Villa Matilde”, il bed and breakfast di Enrico Piani sarà una festa indimenticabile. Nel 2023 la sua famiglia, composta dalla moglie Francesca e dalla piccola Matilde, due anni e mezzo, è stata sconvolta da un’alluvione, un tornado e dal naufragio di molti sogni. In quest’anno Enrico ha capito che “bisogna crederci. C’è sempre una soluzione: se non la trovi tu, la troverà un altro che ti sta vicino. Il bene ritorna sempre”.

(Foto ANSA/SIR)

L’inaugurazione è stata rimandata di un anno. Ma il 18 maggio il taglio del nastro di “Villa Matilde”, il bed and breakfast di Enrico Piani sarà una festa indimenticabile. Nel 2023 la sua famiglia, composta dalla moglie Francesca e dalla piccola Matilde, due anni e mezzo, è stata sconvolta da un’alluvione, un tornado e dal naufragio di molti sogni. In quest’anno Enrico ha capito che “bisogna crederci. C’è sempre una soluzione: se non la trovi tu, la troverà un altro che ti sta vicino. Il bene ritorna sempre”. Anche per questo ha accettato di fare il coordinatore del comitato degli alluvionati e franati della Romagna: per restituire “la speranza ricevuta”. La sua storia parla da sola. “La data era fissata: avremmo dovuto inaugurare il nostro bed and breakfast il 26 maggio dell’anno scorso. Era il progetto della nostra vita: da una parte, casa nostra, accanto le camere del b&b e uno spazio esterno con piscina da affittare per feste ed eventi. L’abbiamo chiamato Villa Matilde, in onore di nostra figlia”. Poi, il 18 maggio, arriva l’acqua: via dei Granatieri, dove si trova il b&b, è tra le zone più colpite: un metro e 60 di acqua che distrugge tutto, compresi i sogni di Francesca ed Enrico. Solo dopo una settimana, quando l’acqua scende, possono tornare nel loro b&b: “Ci siamo messi a lavorare con l’aiuto di tanti. C’erano danni per 200mila euro e noi avevamo 250mila euro di mutuo. Eravamo disperati, per un mese e mezzo non abbiamo saputo cosa fare”. Nel frattempo nella casa che avrebbero dovuto vendere ma che, a quel punto, era l’unica dove vivere, a Savarna, è arrivato anche il tornado che ha fatto varie decine di danni. La classica pioggia sul bagnato. Ma è a quel punto che è arrivata la svolta, spiega Enrico: “Ho visto persone che credevano in noi. C’era chi ci ascoltava, chi ci dava una mano concreta, la Caritas con i suoi elettrodomestici. E ho sentito che qualcuno stava riaprendo: se l’ha fatto lui perché non noi?”. Il motore si è riacceso. “Siamo riusciti a rimettere a posto il nostro b&b. La cucina è dell’Ikea, gli elettrodomestici della Caritas e dei Lions, abbiamo realizzato delle contro-pareti perché le originali sono ancora umide, ma apriamo. Quando arriveranno i soldi dei rimborsi, riapriremo il cantiere”. L’inaugurazione del 18 sarà l’occasione per dire grazie a chi ha dato una mano: ci saranno il sindaco, Michele de Pascale, l’assessore Priolo e il direttore e la vicedirettrice della Caritas. “Ci sarà anche una specie di mostra – dice Enrico -. In ogni stanza c’è una foto di come era prima e di com’è oggi”. Per non dimenticare, ma anche per mostrare la strada fatta. “E poi – promette – musica fino a notte”.

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