Ricordando le parole di Papa Francesco riprese nella dichiarazione Dignitas infinita del Dicastero per la Dottrina della Fede che la “difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano”, il Consiglio permanente dei vescovi polacchi ha ribadito la posizione della Chiesa in merito alla protezione della vita umana sin dal suo concepimento. La pubblicazione della posizione dei vescovi, firmata da tutti i membri del Consiglio permanente a Jasna Góra il 2 maggio scorso si è resa necessaria, come recita il documento “in considerazione della pressione crescente, avvisata nello spazio pubblico e nell’operato del governo, volta a modificare le tutele legali della vita umana, legalizzando l’uccisione dei bambini nel grembo materno “. I vescovi polacchi “invitano tutti i fedeli ad aderire all’iniziativa di Santo Padre Francesco che per il 25 e il 26 maggio prossimo ha istituito la prima Giornata Mondiale dei Bambini” e rammentano “di ricordare nelle preghiere anche quei bambini ai quali non è mai stata data la possibilità di vedere la luce del sole”. Il 17 maggio prossimo al Parlamento polacco dovrebbe iniziare la discussione relativa a vari progetti di legge che prevedono la liberalizzazione dell’aborto, attualmente possibile solo nel caso di pericolo di vita della madre e quello in cui la gravidanza sia iniziata in seguito di un atto illecito. I progetti, presentati da gruppi parlamentari fino al 15 ottobre scorso all’opposizione rispetto al precedente governo guidato dal partito conservatore di Jaroslaw Kaczynski (Pis), prevedono la depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza entro la 12 settimana di gestazione nonché la non punibilità di terze persone coinvolte. Inoltre, in Polonia, si discute anche in merito alla possibilità di permettere a minori di 15 anni l’acquisto di contracettivi di emergenza senza prescrizione medica né controllo genitoriale.