Realtà virtuale come supporto alla riabilitazione motoria e cognitiva. E’ stato inaugurato ieri pomeriggio all’Istituto Serafico di Assisi il nuovo Centro di riabilitazione 4.0 che, grazie ad alcuni sistemi tecnologici di ultima generazione, permette di seguire il percorso di recupero di ogni persona con estrema precisione e raccogliendo dati oggettivi. Una nuova sfida, dunque, per la realtà assisana – eccellenza italiana nel campo della cura e della riabilitazione di persone in età evolutiva e giovani adulti con disabilità complesse e disturbi del comportamento – che ora amplia i suoi servizi sanitari e si apre a tutti coloro che hanno lesioni funzionali temporanee.
Tra i nuovi servizi offerti dal Centro del Serafico, dunque, oltre alla riabilitazione classica – da quella neuromotoria a quella ortopedica, posturale, logopedica, fisica strumentale – ci si potrà avvalere di dispositivi all’avanguardia nell’ambito del recupero fisico, tra cui il sistema Dialog dotato di puntamento oculare, il Neater Eater e il BTS Nirvana. Il Nirvana ad esempio, gioiello della tecnologia applicata alla riabilitazione, è un sistema di realtà virtuale che, attraverso la costruzione di scenari interattivi propone esercizi per il recupero delle funzioni psicomotorie e cognitive. Le telecamere, infatti, intercettando la persona posta al centro della scena, la aiutano nell’interazione. Fondamentali i nuovi dispositivi volti all’analisi strumentale della postura e del movimento che, grazie all’intelligenza artificiale, non solo allargheranno il campo della diagnosi, ma garantiranno interventi riabilitativi molto più efficaci restituendo on tempo reale un report tridimensionale, visuale e numerico, relativo all’assetto posturale, al cammino, all’appoggio dei piedi.
“Potenziare le pratiche cliniche e l’efficienza dei trattamenti riabilitativi per migliorare la vita delle persone con disabilità grazie alle migliori conquiste della scienza e della ricerca” è l’obiettivo del nuovo Centro, ha spiegato la presidente del Serafico, Francesca Di Maolo, a margine dell’inaugurazione. “L’innovazione tecnologica che si lega ad alcune delle dinamiche di intelligenza artificiale – ha aggiunto – può essere la chiave dell’innovazione nell’ambito della neuroriabilitazione, sempre che non vengano persi di vista gli aspetti etici e l’umanizzazione delle cure, che rimangono centrali nel ‘modello-Serafico'”. Presente anche mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino-Foligno, che ha portato la sua benedizione.