“I bambini hanno bisogno di adulti credibili che siano in grado di far rispettare i loro diritti. Diritti che le carte internazionali riconoscono pienamente, ma nonostante queste leggi attente alle persone di minore età, registriamo dei dati drammatici. I dati che ci sconvolgono di più sono il registrare che la violenza a danno dei bambini non si ferma, ma aumenta”. Lo ha sottolineato nel suo intervento il vice ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, intervenuta su delega del presidente del Consiglio in occasione dell’evento “La dignità dei bambini nel mondo digitale” organizzato dalla Fondazione Sos Telefono Azzurro in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Santa Sede e Fondazione Child in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
Nel 2023 viene attestato il record di immagini perpetrate a danno dei più piccoli. “Parlare della violenza e degli abusi a danno dei bambini è estremamente difficile per gli adulti, è qualcosa di talmente mostruoso che la mente umana si autoprotegge dalle esperienze che i bambini vivono. In questo la tecnologia non ci è d’aiuto – ha osservato -. Una percentuale significativa – oltre il 50% delle immagini che ritraggono la violenza sui minori – sono prodotte dall’Intelligenza artificiale, un progresso che si arma contro i più fragili che ne pagano le conseguenze più estreme. Tra quei bambini ci sono bambini ancora più fragili, quelli che vivono in povertà educativa, quelli che hanno delle disabilità, i bambini che appartengono a minoranze etniche. Lo Stato deve esserci, esserci anche fisicamente riempiendo i luoghi di opportunità di vita”.
Il Governo, ha ricordato il vice ministro, “ha stanziato 250 milioni di euro per aprire comunità giovanili, per adolescenti, case del bambino perché nei territori essere presenti attraverso dei centri che diano l’opportunità di stare in relazione. Il Governo ha inoltre istituito una giornata dell’ascolto del minore affinché le istituzioni a tutti i livelli incentivino e promuovano la cultura dell’ascolto. Le persone di minore età vanno ascoltate ed oggi lo sono troppo poco. Il Governo è con voi e cercheremo di essere il miglior strumento possibile costruendo quella rete di cui si sottolinea il drammatico bisogno e necessità”.