Continua l’impegno della Chiesa colombiana per la pace e la riconciliazione. Data l’ampiezza e la profondità del dolore causato dalla scomparsa di persone nel contesto del conflitto armato in Colombia, la Chiesa cattolica colombiana ha formalizzato un accordo il cui scopo centrale è sostenere la ricerca dei molti uomini e donne vittime di questo crimine. L’accordo è stato firmato tra la Conferenza episcopale (Cec) e l’Unità per la ricerca delle persone scomparse (Ubpd). Mons. Luis Manuel Alí Herrera, segretario generale, e monsignor Juan Carlos Barreto Barreto, vescovo di Soacha e presidente della Commissione episcopale per la Pastorale sociale, erano presenti alla firma dell’accordo, a nome dell’episcopato. Sebbene dalla creazione dell’Unità per la Ricerca delle Persone Scomparse come entità transitoria nel 2017, nel quadro dell’Accordo di Pace stabilito tra il Governo Nazionale e le Farc, siano state realizzate azioni congiunte di collaborazione, questo accordo formalizza la cooperazione interistituzionale e definisce un percorso concreto di azione. Nel frattempo, la Commissione nazionale per la Riconciliazione (Ccn) ha aperto un bando per sostenere progetti il cui scopo centrale è incoraggiare o rafforzare le iniziative di riconciliazione e di pace nelle regioni del Paese, da parte delle istituzioni ecclesiastiche. Affinché le proposte presentate durante il bando vengano prese in considerazione, devono essere inquadrate in cinque dimensioni centrali: la ricostruzione della memoria storica, l’advocacy politica per la riconciliazione e la pace, la comunicazione per la riconciliazione e la pace, il dialogo sociale e i minimi di riconciliazione e pace, nonché le esperienze comunitarie che cercano di contenere gli impatti umanitari sulle popolazioni, tra cui lo sfollamento forzato, la violenza di genere e il reclutamento di bambini e adolescenti da parte dei gruppi armati.