“Abbiamo bisogno di ritrovare la passione e l’impegno per la politica, per il bene comune e per la giustizia”. Sono “tempi di fatica e di paura della relazione con l’altro e con il diverso da noi. A risentirne di più è il dialogo e il confronto sereno tra le forze politiche, che spesso litigano, dimenticandosi del bene comune e della giustizia”: lo ha detto mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, celebrando ieri la festa patronale di San Marco. Per il presule è “auspicabile pensare la politica non come scontro o gioco a chi grida più forte, ma come incontro e dialogo, pur faticoso, nella comune passione per il bene di tutti”. E ricordando le prossime elezioni europee e amministrative ha aggiunto: “Queste occasioni siano di aiuto a ritrovare il sogno e la visione dei padri fondatori dell’Italia a dell’Europa che volevano una società fondata sulla libertà e sulla dignità di ogni persona; sull’inclusività che non esclude nessuno e sulla solidarietà dei più disagiati”. Dunque, un invito non solo alla politica ma anche a tutti “che come cittadini e come credenti non possiamo rimanere spettatori che dal balcone osservano lo scorrere della vita, ma essere testimoni e annunciatori con scelte concrete di un umanesimo e di una fede che abitino la vita reale e concreta delle persone. Una di queste scelte possiamo attuarla subito e insieme: lottare e fare memoria contro l’indifferenza che porta sovente a non guardare l’altro, a passare oltre senza considerarlo e senza cercare di capirlo e anche ad astenersi dall’impegno pubblico e dalle scelte elettorali”. Da qui l’invito finale a “non essere indifferenti, perché l’indifferenza conduce alla perdita di sé e allo smarrimento del gusto e dell’esperienza della vita. L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto della pace non è la guerra ma l’indifferenza alla guerra”.