Nel mondo 281,6 milioni di persone in 59 Paesi sono colpiti da malnutrizione acuta, 24 milioni in più dell’anno scorso. È quanto rivela il Global Report on Food Crises 2024 (Grfc), pubblicato oggi dal Food Security Information Network (Fsin), composto da Nazioni Unite, Unione europea, agenzie governative e ong, tra cui Oxfam. A commento della fotografia restituita dal report Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor sulla sicurezza alimentare di Oxfam Italia, ha dichiarato: “Centinaia di milioni di persone in questo momento rischiano di morire letteralmente di fame, mentre le guerre, che ne rappresentano la causa principale, sono alimentate dalle multinazionali del comparto militare e aereospaziale che continuano a realizzare profitti sempre maggiori. Basti pensare che da sole nel 2022 le prime 100 aziende produttrici di armi hanno realizzato quasi 600 miliardi di dollari di ricavi. Una cifra sufficiente a coprire per quasi 13 volte quanto richiesto dalle Nazioni Unite per far fronte a tutte le crisi umanitarie al mondo”. Nel frattempo, ha aggiunto Petrelli, “il numero di persone sull’orlo della carestia a livello globale è quasi raddoppiato dall’anno scorso e la maggior parte si trova a Gaza, dove tanti bambini stanno già morendo di malnutrizione e malattie a causa dell’uso da parte del governo israeliano della fame come arma di guerra, in violazione della risoluzione 2147 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. Di qui l’appello: “È necessario quindi un drastico cambio di rotta. Le grandi potenze mondiali, a partire dal prossimo summit G7 a Presidenza italiana, devono dare la priorità alla difesa dei diritti fondamentali di interi popoli e ad una prospettiva di pace e rispetto del diritto internazionale, piuttosto che garantire l’impunità di chi lo viola. Allo stesso tempo è cruciale correggere le regole alla base di un sistema alimentare globale sempre più distorto, a difesa delle fasce più povere e vulnerabili della popolazione mondiale e dei piccoli produttori agricoli”.