“Non possiamo che condannare quanto avvenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano, ma vogliamo anche porre l’attenzione su chi avrebbe dovuto tutelare quei minori. È vero, molti di loro hanno sbagliato, ma questo non può giustificare nessuna azione violenta e soprattutto razzista”. È quanto dichiara Lucia Ercoli, coordinatrice dell’osservatorio sui diritti dei minori “Fonte d’Ismaele” in merito alle vicende scoperte nel carcere minorile Beccaria di Milano.
“Se un minore delinque – aggiunge Ercoli – noi diciamo che ha fallito tutta la comunità, non è possibile credere che solo il fatto di nascere in un quartiere difficile o con il colore della pelle diverso possa giustificare la teoria di chi pensa che delinquenti si nasce e si dovrebbe anche morire. Noi diciamo no a questa logica disumana e diciamo veramente antievangelica perché Cristo si è identificato con ogni carcerato: qualsiasi gesto di empietà è stato fatto a Lui, così come ogni gesto di umanità solidale”.
“La detenzione dovrebbe avere un fine riabilitativo in particolare modo per i minori e, invece, si è trasformata in un vero e proprio incubo che lascerà dei segni indelebili in quei ragazzi. Speriamo e preghiamo per un anno zero della giustizia minorile che rimetta al centro l’uomo e non violenza, abusi e razzismo”.