Ultima sessione plenaria della legislatura: il Parlamento europeo si ritrova a Strasburgo da oggi al 25 aprile per una vera e propria maratona di votazioni, con oltre 80 provvedimenti legislativi che arrivano al capolinea. Si spazia dalle norme sulla violenza contro le donne ai diritti dei riders, dalla revisione del Patto di stabilità alla rilettura (controriforma?) della politica agricola comune. In seguito all’accordo raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio, i deputati discuteranno domani e voteranno mercoledì le prime norme Ue sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. La nuova direttiva include disposizioni per prevenire gli stupri e vieta a livello Ue il matrimonio forzato e le mutilazioni genitali femminili e avrà norme specifiche sui crimini informatici, come il cyber-flashing e il cyber-stalking.
Mercoledì, i deputati dovrebbero approvare in via definitiva nuove norme sulle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali. La legge introduce la presunzione di un rapporto di lavoro dipendente (piuttosto che lavoro autonomo) “che si innesca quando sono presenti elementi che indicano la presenza di controllo e direzione, conformemente al diritto nazionale e ai contratti collettivi, e tenendo conto della giurisprudenza dell’Ue”. La direttiva disciplina, inoltre, per la prima volta in assoluto nell’Ue, l’uso di algoritmi sul posto di lavoro. “Una persona che esegue un lavoro su piattaforma non può essere licenziata sulla base di una decisione presa da un algoritmo o da un sistema decisionale automatizzato: le piattaforme devono garantire il controllo umano su decisioni importanti che incidono direttamente sui lavoratori delle piattaforme”.