Diocesi: mons. Pellegrini (Concordia-Pordenone) ai 5 nuovi sacerdoti che ha consacrato, “siate sempre uomini di Dio”

“Assumere lo stile di Gesù, pastore esemplare e modello, in particolare per noi presbiteri e per voi ordinandi”. È la raccomandazione che il vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini, ha rivolto a 5 giovani del Seminario diocesano, durante la loro ordinazione presbiterale, oggi nella cattedrale di Concordia Sagittaria. Si tratta di Riccardo Forniz, della parrocchia di Poincicco, Diego Toffoletti, della parrocchia di Gorizia, Riccardo Moro, della parrocchia di Sant’Antonio di Porcia; Luca Toffolon, della parrocchia di Pramaggiore, e Alex Didonè, della parrocchia di Roveredo in Piano. “Pastore da imitare, non tanto per quello che è riuscito a realizzare nella vita, per i suoi successi ma perché ha dato la sua vita per le pecore – ha spiegato il vescovo –. E la cura, la premura sono una caratteristica dell’amore. Il modo di pascere del pastore buono non consiste in attività, iniziative e opere, ma prima di tutto nel conoscere”. “La pastorale è questione di cuore”, ha aggiunto mons. Pellegrini che ha esortato i neo-sacerdoti a “non trincerarvi dietro al vostro ruolo, sentendovi autorizzati a rispondere male o a trattare male la gente. Fondamentale è mettersi in ascolto delle persone, entrare in relazione personale con ciascuno. Una relazione che coinvolge tutto di voi stessi: intelligenza, mente e cuore. Prima delle regole da far osservare vengono le persone da guardare negli occhi e da ascoltare e accogliere nelle loro storie e nei loro drammi”. Il vescovo ha poi offerto ‘piste’ di impegno: “Siete chiamati a portare speranza, fiducia e serenità a chi è smarrito e cerca un senso da dare alla propria vita. Siete chiamati a condividere e camminare insieme alle persone, in particolare agli adolescenti e giovani, testimoniando con la vostra vita di fede e di preghiera che Dio li ama e che sono al centro del Suo cuore”. “Un bel programma di vita sacerdotale che può far paura ma non siete soli”, ha detto ai neo-sacerdoti rassicurandoli. “Con l’ordinazione siete inseriti in un presbiterio, contento di accogliervi e di condividere con voi un cammino di fraternità e di comunione. Siate sempre ‘uomini di Dio’ – è stata la conclusione – preti che quotidianamente vi incontrate nella preghiera con il Signore e, come intercessori, gli affidate tutta l’umanità e le persone che vi hanno chiesto un ricordo”. Domani i novelli sacerdoti celebreranno le loro “prime messe” assieme alle loro parrocchie di origine.

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