“Le barriere per una persona con un disturbo dello spettro autistico possono essere molteplici e manifestarsi a livello personale, familiare, culturale e sociale. La persona affronta barriere che facciamo anche fatica ad immaginare”. Così Giovanni Miselli, psicologo e psicoterapeuta della Fondazione Sospiro Onlus, durante la sessione dedicata all’adolescenza all’interno del Convegno nazionale “Noi, non loro” in corso a Scampia (Na) promosso dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità Cei. “A volte – ha continuato – ci si aspetta che una persona possa diventare adulta magicamente, senza attraversare e vivere l’adolescenza, o la si tratta solo come un brutto momento da superare. Ma l’adolescenza – ha sottolineato – è un momento cardine per lo sviluppo del progetto di vita, con al centro la persona stessa. Le barriere più importanti saranno quelle che si troveranno in direzione dei valori personali. Comprendere che cosa è importante per quella persona, indipendentemente dal livello di abilità o funzionamento, e fornirgli i sostegni per affrontare le barriere, in direzione dei valori personali, può essere un aspetto centrale, partendo dal bisogno di senso e direzione che ci può motivare anche nei momenti difficili. Ad esempio, se sapessi che per Roberto è importante avere spazi personali o relazioni in cui condividere un pasto al fastfood, il supporto, nello sviluppo delle autonomie o alle abilità relazionali, avrebbe un altro valore per tutti”. “Se questi bisogni condivisi – ha proseguito – non vengono accolti, si possono manifestare attraverso quei quadri complessi che chiamiamo disturbi comportamentali (autolesionismo, eterna aggressività, ecc.) o psicopatologie (disturbi d’ansia, depressione) che esordiscono nell’adolescenza e possono diventare essi stesse barriere alla qualità di vita della persona. Ma fortunatamente – ha concluso – oggi la scienza contestuale comportamentale ci aiuta a leggere la funzione di questi disturbi, attraverso una analisi funzionale, per comprendere come supportare quella specifica persona anche nei momenti più difficili”.