“E’ sicuramente positivo l’appello arrivato dal G7 esteri perché a Gaza si arrivi ad un cessate il fuoco permanente, Israele fermi l’offensiva prevista su Rafah e venga garantito l’ingresso degli aiuti necessari nella Striscia, assieme al rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas. Purtroppo tante buone intenzioni continuano a non tradursi in azioni concrete da parte dei Paesi del G7 per fermare la guerra e il massacro di civili”. Così Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, commenta la dichiarazione conclusiva dei Ministri degli Esteri del G7 riuniti a Capri. Dall’ultimo summit informale di febbraio a Monaco, “Israele ha ucciso altri 6 mila innocenti e l’accesso agli aiuti umanitari è rimasto del tutto insufficiente a soccorrere una popolazione ad un passo dalla carestia. Le dichiarazioni di intenti non bastano più – rimarca Oxfam – così come i vaghi appelli all’urgente e necessaria de-escalation del conflitto nell’area, che non deve distogliere l’attenzione dal porre fine alla sofferenza della popolazione di Gaza”. Da qui l’appello urgente di Oxfam al G7 e al Governo italiano “perché esercitino concretamente tutta la pressione diplomatica possibile perché si arrivi davvero ad un cessate il fuoco immediato e si possa iniziare a lavorare sulla ricostruzione di Gaza. Occorrono coraggio e una visione a lungo termine per affrontare le cause profonde del conflitto, ossia il blocco imposto da Israele sulla Striscia e oltre mezzo secolo di occupazione. Solo così si potrà arrivare finalmente a una soluzione di Pace e alla fine di una catastrofe umanitaria senza precedenti”.