Dal 1992 laici e laiche lavorano come assistenti spirituali negli ospedali dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Attualmente sono 23 gli assistenti spirituali ospedalieri incaricati dalla diocesi di Bolzano-Bressanone nei sette ospedali pubblici, cui si aggiungono due sacerdoti che prestano questo servizio su base volontaria. Il servizio è a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, oltre che del personale medico. Un anno fa il sistema dell’assistenza sanitaria ospedaliera si è dato una nuova struttura: con il coordinamento di Marco Antulov, assistente spirituale all’ospedale di Brunico, è stato istituito un servizio a livello provinciale che riunisce i singoli assistenti spirituali per garantire lo sviluppo della qualità della cura pastorale e migliorare il lavoro di rete all’interno del gruppo professionale.
Nei giorni scorsi a Bolzano, nell’ambito del convegno primaverile dell’assistenza ospedaliera altoatesina, Clara Bosio e Anna Gläserer hanno ricevuto il mandato dal vescovo Ivo Muser. Dopo aver concluso gli studi, completato con successo la formazione di assistente ospedaliero e aver maturato diversi anni di esperienza pratica negli ospedali di Bolzano e Bressanone, le due donne sono state ufficialmente incaricate dal vescovo di svolgere i loro compiti pastorali per conto della Chiesa.
Il direttore dell’Ufficio pastorale Reinhard Demetz, responsabile diocesano dell’assistenza spirituale ospedaliera, ringrazia tutti coloro che si mettono al servizio dei malati e portano quotidianamente la buona novella negli ospedali. “Sono un pilastro indispensabile per l’accompagnamento e la cura pastorale dei malati e assicurano così un contributo importante all’intera società”, sottolinea Demetz. Il vescovo Muser ha ricordato l’importanza dell’ascolto attivo e del sostegno spirituale, caratteristiche essenziali dell’assistenza alle persone sofferenti.