Scuola e Irc: mons. Bellandi (Salerno), “essere disponibili alla novità dello Spirito”

L’importanza di “non chiudersi nel già conosciuto, nel già saputo, ma di essere disponibili alla novità dello Spirito che è quanto sollecita il cammino sinodale stesso”. A sottolinearla è stato ieri pomeriggio mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, nell’omelia della messa celebrata in duomo nell’ambito del Convegno nazionale degli uffici per la pastorale della scuola e dell’Irc della Cei che si chiude oggi sul tema “Si avvicinò e camminava con loro”. Questo richiede, ha spiegato il presule, “l’umiltà di farsi trovare pronti dinanzi al miracolo del cambiamento, alla consapevolezza che la partita con Dio non è mai chiusa nel cuore delle persone che vanno aiutate a porsi le domande giuste, piuttosto che fornire le risposte”. Primi fra tutti i giovani nei cui confronti “la vasta opera educativa degli insegnanti di religione non può che avere come obiettivo quello di far conoscere Gesù. Perché solo attraverso quest’incontro la vita di ciascuno entra in un dialogo inquieto e fecondo con la propria esistenza”.

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