Nel corso del tempo l’immagine del Parlamento europeo è migliorata, oggi solo il 18% dei cittadini ne ha una visione negativa. La crescita della parte positiva o neutra è stata del 5% rispetto a 5 mesi fa e per la prima volta il giudizio positivo è lievemente superiore al livello neutrale. Contestualmente è andata riducendosi la reputazione negativa dell’Eurocamera. Tra gli italiani il 45% ha un’opinione totalmente positiva contro il 41% europeo, l’apprezzamento tra i nostri connazionali si riscontra soprattutto tra i giovani (62% tra i 15 e i 24 anni) e scende man mano che si sale d’età. È quanto emerge dall’ultimo Eurobarometro prima delle elezioni europee del giugno 2024.
Rispetto all’importanza del ruolo del Parlamento europeo, negli ultimi anni questa ha toccato due picchi: il 63% nei mesi della pandemia, nel 2022, e poi a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Ora il 56% chiede un ruolo più importante, percentuale in aumento. La stessa riscontrata in Italia.
A livello europeo, il 47% dei cittadini ha un’immagine positiva dell’Ue, il 36% è neutrale mentre per il 27% l’immagine è negativa. Durante la legislatura che si sta concludendo, si sono registrati due picchi “positivi”: il primo qualche mese dopo l’inizio della pandemia (novembre-dicembre 2022), il secondo qualche settimana dopo l’invasione russa dell’Ucraina. “L’immagine positiva dell’Ue – è stato osservato – ha avuto un picco dopo crisi rilevanti sul continente”.
Il 71% dei cittadini ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’Ue, il 23% non pensa sia stato così. Il divario tra risposte positive e negative è andato aumentando negli ultimi 10 anni. Inoltre, il 73% dei cittadini pensa che l’azione dell’Ue abbia un impatto sulla propria quotidianità, percentuale che scende al 61% tra gli italiani (dato più basso in Ue). Relativamente agli indicatori economici, per il 49% degli europei lo standard della qualità di vita è rimasto stabile, mentre è peggiorato per il 45%. Per quasi un terzo (32%) l’aspettativa è che peggiorerà, mentre per quasi la metà (49%) rimarrà stabile. Guardando al futuro dell’Ue, i cittadini si dicono piuttosto ottimisti (61%); pensiero condiviso dalla maggioranza in tutti i Paesi membri, ad eccezione della Francia (in Italia la percentuale è al 66%). Il 40% degli intervistati ritiene che il ruolo dell’Ue nel mondo si è accresciuto mentre per il 35% è rimasto uguale e per il 22% è diminuito. I cittadini Ue hanno poi una percezione positiva del ruolo nel mondo degli Stati Uniti al 48%, della Turchia al 26% e della Cina al 24%; per l’83%, infine, il ruolo della Russia è negativo. Tra le priorità su cui l’Unione dovrebbe concentrarsi per rafforzare la propria posizione nel mondo ci sono difesa e sicurezza (32%) ed energia, sicurezza alimentare e agricoltura (30%).