Romania: incontro del Governo con i culti. Patriarca Daniel (ortodossi), le chiese, “contributo importante alla vita della società”

“Noi non facciamo politica. La nostra politica è quella del Vangelo”, ha detto Mons. Aurel Perca, arcivescovo di Bucarest e vicepresidente della Conferenza episcopale romena durante un’incontro tra il Governo romeno e i rappresentanti dei culti legalmente riconosciuti in Romania. Organizzato mercoledì, 10 aprile, dal segretariato per i culti, l’incontro è stato necessario dopo le modifiche legislative fatte dal Governo negli ultimi mesi e che impattano la vita religiosa. Sono stati trattati temi come la retribuzione del personale clericale e non; la diversificazione del sostegno economico offerto ai culti; la riorganizzazione della Segreteria di stato per i culti. Parlando della preoccupazione della Chiesa per i problemi sociali, i giovani, l’istruzione, mons. Perca ha ricordato che “dietro ai problemi sociali c’è l’ingiustizia, che ferisce le persone e offende Dio”. “Spero che attraverso questa collaborazione con le autorità civili e tra i culti potremmo essere nella società romena come un fermento di rinnovamento spirituale e di progresso”, si è auspicato l’arcivescovo. Anche il Patriarca ortodosso Daniel ha sottolineato che la Chiesa Ortodossa Romena “può portare, insieme ad altri culti religiosi, un contributo importante e benefico alla vita della società rumena, soprattutto nel campo spirituale, culturale, educativo e filantropico”. I partecipanti hanno proposto, inoltre, che il 16 maggio sia “giornata della libertà religiosa”. Il prossimo incontro tra Governo e culti sarà ad ottobre.

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