“Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso, e l’Unione europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale”. Lo ha affermato questa mattina a Trieste il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella lectio magistralis pronunciata in occasione della cerimonia di conferimento della Laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università di Trieste.
“La strada percorsa da Slovenia e Italia, in questi trent’anni, dimostra come il processo di riconciliazione, il ritrovarsi su un percorso comune, possa trovare una ricomposizione più efficace all’interno della famiglia europea, attraverso il consolidamento della fiducia reciproca generata dalla comune esperienza che si sviluppa all’interno delle istituzioni europee”, ha osservato, aggiungendo che “è in seno ad esse, nel lavoro fianco a fianco, che i nostri popoli accrescono il senso di comunanza di obiettivi, di appartenenza. In quella quotidiana condivisione emergono i tanti fattori che ci uniscono, sbiadiscono le differenze e le incomprensioni”. “L’Europa insomma è, allo stesso tempo, sia il frutto dei processi di riconciliazione tra Paesi che durante la Seconda guerra mondiale avevano combattuto in schieramenti contrapposti, sia l’acceleratore di indispensabili composizioni delle divergenze, retaggio del passato, e che abbiamo dimostrato di saper superare per costruire un effettivo e duraturo futuro di pace”, ha evidenziato Mattarella, ricordando che “il presidente Pahor ha deciso di continuare il suo impegno personale per i Balcani Occidentali e a favore del processo per una indispensabile e veloce integrazione europea dell’intera regione”.