Domani, martedì 9 aprile, a ridosso della Giornata internazionale per i diritti dei rom, su iniziativa della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Associazione 21 luglio presenta il rapporto annuale 2023: “Vie di uscita. La condizione delle comunità rom e sinte in Italia”. L’evento inizierà alle ore 14,30 presso la Sala degli atti parlamentari-Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, in Piazza della Minerva n. 38, a Roma.
Il rapporto di Associazione 21 luglio, giunto ormai alla sua settima edizione, intitolato quest’anno “Vie di uscita” offre uno spaccato della situazione in Italia e nella città di Roma in un arco temporale compreso tra il primo gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023. Il lavoro di Associazione 21 luglio mette in rilievo luci e fuoriuscita dagli insediamenti; l’avvio di processi virtuosi di superamento degli stessi da parte di sempre più Amministrazioni locali; la volontà di alcune amministrazioni nel reiterare politiche escludente e segreganti.
In Italia, ricorda Associazione 21 luglio, sono 119 gli insediamenti formali – ovvero progettati, costruiti e gestiti dalle Amministrazioni locali – distribuiti in 63 comuni e 13 regioni. In totale sono circa 15.800 i rom e sinti che vivono nelle baraccopoli formali, pari allo 0,03% della popolazione italiana. Dei rom e sinti presenti nelle baraccopoli istituzionali si stima che circa il 62% abbia la cittadinanza italiana.
Alla luce di questi numeri, se fosse confermata la stima del Consiglio d’Europa di una presenza di persone rom in Italia pari a 180.000 unità, si potrebbe affermare che allo stato attuale, nel nostro Paese, meno di 1 cittadino rom su 10 può essere identificato come un abitante del “campo”. Una verità – secondo Associazione 21 luglio – destinata da sola a smontare un caleidoscopio di “leggende urbane” ancorate a stereotipi e pregiudizi.
L’evento, presieduto dalla senatrice Stefania Pucciarelli, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, vedrà, dopo la presentazione del rapporto da parte di Carlo Stasolla e Roberta Giordani, gli interventi di Luca Tomatis, assistente sociale del Comune di Asti dal titolo “Il superamento del campo di via Guerra, 36”; di Michele Nasso, assessore al welfare del Comune di Latina, che riporterà “L’esperienza del Centro di autonomia abitativa come transizione dal campo alla casa”; del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, che illustrerà “Il “caso Ciambra” a Gioia Tauro.
L’evento si inserisce nel contesto delle iniziative promosse da Unar-Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali, per la prima Settimana per la promozione della cultura Romanì e per il contrasto all’antiziganismo.