In occasione dell’anno giubilare di Sant’Ulrico, la diocesi di Augsburg rilancia uno storico pellegrinaggio nei luoghi del santo, il Nördlinger Ries. Nördlingen è il punto di partenza e di arrivo del “pellegrinaggio circolare”, che porta i fedeli a fare una digressione nella diocesi di Eichstätt, a Oettingen, prima di visitare le chiese dei paesi che caratterizzano la regione del Ries. Soprattutto in primavera vale la pena – spiegano i promotori – fare una deviazione alla cappella ecumenica del salice prima di girare nuovamente a sud e tornare a Nördlingen passando per Marktoffingen e Wallerstein. Il percorso complessivo, di oltre 49 chilometri, “è ottimo per chi intenda realizzare il pellegrinaggio in bicicletta e unisce luoghi storici della fede in Sant’Ulrico e punti di apostolato moderni”. Come tutta una serie di chiese del e cappelle del XII secolo, alcune delle quali luoghi di predicazione del santo: stando sulla Nördlinger Strasse “si giunge al medievale borgo di Königstor, che si attraversa con una pedalata immersa nella storia millenaria del centro storico, tra case a graticcio e lastricato consunto dal tempo”. È a Königstor che si trova la chiesa di San Giacomo, punto di arrivo della prima tappa. Ma è nella città fortificata di Ehingen am Ries che il pellegrino trova la prima reale memoria di Sant’Ulrico, nella chiesa-forte di St. Ulrich e Stephanus, che domina tutto il panorama sulla regione del Ries, con la sua torre campanaria che è visibile da tutti i punti cardinali.
“Lungo il percorso la chiesa protestante di Sisto offre al fedele la possibilità di approfondire i temi dell’ecumenismo. La chiesa, in legno di salice, è un luogo d’elezione per il silenzio e la ricerca della pace interiore. La cappella, voluta da associazioni giovanili cattoliche e protestanti, è stata inaugurata nel 2017 e da allora funge da popolare luogo di riflessione per entrambe le confessioni”. Con i “muri” costituiti da piante di salice che crescono su una struttura in acciaio, il semplice altare in legno e una croce anch’essa intrecciata con rami di salice, “la chiesa vuole simboleggiare la Chiesa vivace e aperta”.