Nel XIX anniversario della morte di Giovanni Paolo II la Polonia ricorda il pontefice soprattutto come il Papa della preghiera, evocando, tra tanti momenti, quello della morte di un suo grande amico il presidente italiano Sandro Pertini. Come ebbe a raccontare il fotografo Arturo Mari, il Papa chiamato dal Capo dello Stato italiano arrivò in clinica dove però gli fu impedito di entrare nella stanza del presidente malato. Giovanni Paolo II, imperturbato, si sedette quindi sulla sedia nel corridoio, per pregare sul rosario, e successivamente per leggere alcune pagine della Liturgia delle Ore. Di quel particolare dono di preghiera così caratteristico del pontificato di Karol Wojtyla ha parlato stamattina nella sua omelia anche don Paweł Rytel-Andrianik, direttore della Sezione polacca della Radio Vaticana e del Vatican News Service polacco. Nella cappella delle Grotte Vaticane dedicata alla Vergine Nera di Jasna Góra a Częstochowa, il presule ha sottolineato, oltre alla particolare devozione alla Vergine anche lo spirito missionario di Giovanni Paolo II, il suo amore per i giovani, e la ferma fiducia nella misericordia di Dio. Nel pomeriggio di oggi Giovanni Paolo II viene ricordato nel corso della liturgia celebrata nella chiesa romana di S. Stanislao vescovo e martire in Via delle Botteghe Oscure e, all’ora del trapasso (21.37), in piazza San Pietro dove si terrà una speciale veglia di preghiera partecipata soprattutto dai polacchi residenti in Italia, da rappresentanti del clero e delle congregazioni religiose ma anche da tanti turisti arrivati a Roma per le festività pasquali. Il 27 aprile prossimo poi verrà celebrato il 10° anniversario della canonizzazione di Karol Wojtyla innalzato alla gloria degli altari da Papa Francesco.