La Fondazione Santa Rita da Cascia aderisce alla Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Onu) facendo illuminare di blu la Basilica della santa. Il gesto della Fondazione sarà un modo per accendere i riflettori soprattutto su due organizzazioni che operano sul campo – al fianco di famiglie che spesso rimangono disorientate di fronte a una diagnosi che fanno fatica ad accettare e gestire – e che sta già sostenendo, con un contributo economico triennale. Si tratta dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA) Umbria e del suo Centro Up di Santa Maria degli Angeli (Assisi), centro-socio educativo all’avanguardia per 30 minori, a cui sono destinati 30mila euro. Una donazione singola di 20mila euro è stata invece devoluta a La Semente di Spello, centro terapeutico-riabilitativo diurno per 18 giovani adulti, ancora promosso da ANGSA Umbria. Infine, oltre 45mila euro saranno destinati alla cooperativa sociale Mio Fratello è Figlio Unico, di Roma, per cui vengono sostenute le autonomie lavorative di 5 ragazzi e adulti impegnati nei lavori di cura della terra, del casale e degli animali. “Continua il nostro impegno per esprimere in maniera concreta la carità ritiana nella società di oggi, promuovendo lo sviluppo umano e sociale dei più fragili e costruendo un impatto duraturo– dichiara suor Maria Rosa Bernardinis, Presidente della Fondazione – Un impatto come quello che stiamo generando per le persone con autismo, grazie ad ANGSA Umbria e Mio Fratello è Figlio Unico, per cui da una parte vogliamo sostenere una presa in carico del minore sempre più precoce ed efficace, in modo da favorirne il potenziale, dall’altra vogliamo garantire la riabilitazione e l’inserimento socio-lavorativo di ragazzi e adulti. Ciò che siamo, come Fondazione, si rispecchia in ognuna delle persone a cui riusciamo a tendere una mano, quelle persone che sono sempre più parte della nostra famiglia, la famiglia umana che la stessa Santa Rita sognava e ci ispira”. Proprio per sostenere sempre più persone fragili come quelle con autismo, rendendo più strutturata e sostenibile la sua carità, nel 2012 il Monastero Santa Rita da Cascia ha creato la Fondazione. Tanta è la strada che l’organizzazione ha fatto in questi anni. Tenuta per mano dai suoi donatori e seguendo l’esempio di una santa a cui niente è mai parso impossibile, ha raggiunto migliaia di persone fragili, in Italia e all’estero, fino ad arrivare a sostenere oltre 10 progetti, dall’Africa al Libano, dalle Filippine al Perù. L’obiettivo è garantire il diritto alla salute, all’istruzione e al cibo.