“Nei nostri cuori ci sono gioia e tristezza; sui nostri visi, sorriso e lacrime. Questa è la nostra realtà terrena. Ma Cristo è risorto, è vivo e cammina con noi”, scrive l’arcivescovo di Bucarest, mons. Aurel Perca, nella lettera pastorale per Pasqua. “Purtroppo – continua il presule –, il canto di gioia dell’alleluia pasquale che la Chiesa proclama oggi contrasta tuttora con il pianto e le grida sorte da tante situazioni dolorose, sempre più frequenti e vicine a noi”. Il vescovo ricorda dunque “le guerre, le violenze, la corruzione, l’ingiustizia, la disuguaglianza, la marginalizzazione, la povertà”, ma anche le parole “non temete!”, che l’angelo rivolge alle donne nella mattina di Pasqua. “L’annuncio della risurrezione del Signore illumina anche le zone oscure del mondo nel quale viviamo”, scrive ancora mons. Perca, spiegando che in mezzo alle delusioni e alle tribolazioni, la risurrezione di Cristo è motivo di speranza. Rivolgendosi poi “a tutti i fratelli e le sorelle che vivono nella loro vita la passione del Signore”, l’arcivescovo di Bucarest ricorda che Gesù Cristo “è morto e risorto proprio per portarci la pace e illuminarci con la verità”. Infine, l’arcivescovo augura che la Pasqua generi in tutti un cambiamento e porti più pace, speranza, gioia, bontà, corresponsabilità e solidarietà. In Romania, la chiesa romano-cattolica e le chiese protestanti celebrano la Pasqua il 31 marzo; i greco-cattolici e gli ortodossi la celebreranno il 5 maggio, secondo il calendario giuliano.