“La Pasqua è la festa della nostra salvezza, la festa dell’amore di Dio per noi, la celebrazione della sua morte e risurrezione. La Pasqua è il giorno della vittoria sul male e sulla morte. È il giorno in cui vince la speranza. Noi cristiani sappiamo bene che la storia è drammatica, è segnata da forti ingiustizie, da feroci cattiverie, da sofferenze grandissime. Ma ci fidiamo delle parole di Gesù: ‘Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io’ (Gv 14,2-3)”. Così mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, nel messaggio per la Pasqua .
Gesù Risorto, prosegue mons. Spina, “è l’inizio di un mondo nuovo nel quale i vincitori saranno gli onesti, gli umili, i misericordiosi, i seminatori di pace, i puri di cuore, coloro che si fidano di Dio e aprono il cuore a Dio Salvatore”.
Pasqua significa “passaggio”. È questa Pasqua “l’occasione benedetta per passare dal dio mondano al Dio cristiano, dall’avidità che ci portiamo dentro alla carità che ci fa liberi, dall’attesa di una pace portata con la forza, all’impegno di testimoniare concretamente la pace di Gesù. Davanti al Crocifisso, sorgente della nostra pace, chiediamo la pace del cuore e la pace del mondo, e accogliamo il dono della pace del Risorto. Gesù è Risorto, non è scappato via da questo mondo, lasciandoci soli nella bufera. Ha detto: ‘Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo’ (Mt 28,20)”. E il monito o dell’angelo al sepolcro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”, secondo il presule ci aiuta a “uscire dai nostri spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza. Quella speranza che rimuove le pietre dai sepolcri e incoraggia ad annunciare la Buona Novella, capace di generare vita nuova per gli altri”.