Diocesi: Aversa, ieri un incontro su cittadinanza e partecipazione

(Foto diocesi di Aversa)

Ieri, martedì 26 marzo, nella chiesa monumentale di Santa Maria a Piazza si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Cittadinanza come partecipazione. Vivere la Gerusalemme di ieri e di oggi, dalle Palme al ‘Crocifiggilo!’”. Con l’incontro-dibattito sui profili che hanno preso parte alla “vicenda giudiziaria” di Cristo, dal punto di vista sociologico, teologico e giuridico, si è così concluso il “palinsesto culturale diocesano” degli Uffici per la pastorale universitaria e per i problemi sociali e il lavoro della diocesi di Aversa, intitolato “Passio”.
Vari sono stati i contributi di riflessione offerti dai relatori: Ciro Pizzo dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli ha parlato dei principi della fraternità nel pensiero occidentale e della partecipazione come scelta ad “appartenere” e “prendere parte”; il direttore dell’Ufficio Ecumenismo, don Giuseppe Esposito, ha invece centrato l’attenzione sulla dicotomia tra città reale e città sperata; Pasquale Fedele di “Guitmondo. Rivista di campi e metodi” ha dialogato sul ruolo dell’opinione pubblica nel processo a Gesù. A introdurre e coordinare i lavori è stato il vice-direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro Angelo Cirillo, che ha sottolineato il valore della partecipazione, tema della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Presenti alla tavola rotonda il mondo delle professioni (l’incontro è stato patrocinato dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli Nord rappresentato da Alberto Pellegrino e dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli Nord) e i rappresentanti delle realtà civili e ecclesiali che in questi mesi hanno collaborato con gli organizzatori: l’Ufficio pastorale universitaria, l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, la Consulta della pastorale universitaria, “Guitmondo. Rivista di campi e metodi”.
A concludere i lavori dell’incontro di martedì sera è stato infine il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, che ha voluto sottolineare il valore della partecipazione e la “nuova coscienza” generata dalla forza del messaggio di Gesù a partire dalle storie dei primi cristiani; emblematico è la vicenda del martirio di San Sebastiano che è co-patrono della Chiesa di Aversa. Scegliere di abbracciare la fede di Cristo significa avere una coscienza rinnovata come cittadini: la testimonianza dei primi martiri della Chiesa non comprometteva infatti la fedeltà alle istituzioni ma “gridava” al rispetto per la propria coscienza.

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