“Quest’anno ritorniamo a celebrare la Pasqua nella nostra cattedrale, finalmente riaperta. È una Pasqua che porta in sé un segno di rinascita importante per la nostra città”. Lo sottolinea mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nel messaggio alla comunità diocesana in occasione delle festività pasquali.
“Ogni pietra della cattedrale – osserva il presule – ricorda le persone che hanno vissuto, sofferto, gioito in questa città, in quasi nove secoli di storia. Ogni pietra della cattedrale ricorda la storia di questa nostra Chiesa e di questa nostra città. La vita della Chiesa e della città sono intrecciate, come la fede e la vita”. “Nella Pasqua – prosegue l’arcivescovo – celebriamo la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù. Ma in ogni Pasqua celebriamo anche la nostra sofferenza, la nostra morte e la nostra risurrezione in Cristo. La Pasqua non ci collega solo al passato, ai giorni santi in cui Gesù ha terminato la sua vita tra noi, ma anche al futuro”. “Per questo – evidenzia mons. Perego – la Pasqua è animata dalla speranza, che rinnova la nostra vita e la vita delle nostre città, in cui i cristiani sono chiamati a vivere da risorti, rinati”. “La Pasqua – conclude l’arcivescovo – sia per tutti un’occasione per svelare la presenza di Dio nella nostra vita e nella nostra città, anche grazie alla cattedrale riaperta che incrocia i nostri passi, ma anche i nostri desideri, le nostre sofferenze, le nostre speranze tra le sue mura antiche e rinnovate. E dalla cattedrale, dove celebreremo il Triduo pasquale, arrivi a tutti, singoli e famiglie, il mio augurio di una Buona Pasqua di serenità e di speranza, carica delle benedizioni del Signore. Auguri. Buona Pasqua”.