Papa Francesco: non a “complicità” degli imprenditori “negli affari con le organizzazioni mafiose”

“Non c’è buona economia senza buon imprenditore”, ma “non c’è neppure una cattiva economia senza la complicità di una parte del settore privato”. Lo dice il Papa, nel videomessaggio inviato ai fedeli di Rosario. “Si prospetta quindi un grande compito nel settore imprenditoriale, non solo impedendo la complicità negli affari con le organizzazioni mafiose, ma anche impegnandosi socialmente”, prosegue Francesco: “Nessuno si salva da solo, anche nei quartieri privati si possono trovare l’insicurezza e la minaccia del consumo per i propri figli”. “La pace è un’impresa che esige la creatività e l’impegno di tutti coloro che hanno il dono d’intraprendere e d’innovare, e voi sapete come farlo”, l’omaggio alla città argentina: “Dato che, in ogni sistema mafioso, i poveri sono il materiale ‘usa e getta’, vi invito a compiere sforzi e a unire sforzi affinché lo Stato e le istituzioni intermedie possano offrire spazi comunitari nei quartieri vulnerabili. E possono anche creare condizioni affinché i bambini, gli adolescenti e i giovani abbiano uno sviluppo umano integrale, per un futuro migliore di quello che hanno avuto i loro genitori e i loro nonni”. “Tutti noi – istituzioni sociali, civili e religiose – dobbiamo essere uniti per fare ciò che sappiamo fare meglio: creare comunità”, conclude il Papa: “Tutti possiamo collaborare e partecipare agli spazi sportivi, educativi e comunitari. La Chiesa, come Madre e samaritana, è sempre chiamata ad accompagnare spiritualmente e organicamente i familiari delle vittime che hanno perso la vita a causa della violenza, accompagnare i malati, accompagnare quanti vivono la piaga delle dipendenze e i loro familiari, accompagnare quanti si trovano in carcere e hanno poi bisogno di un cammino di reinserimento, accompagnare quanti vivono in situazioni di vulnerabilità estrema. La parrocchia è la Chiesa che si fa vicina, è la comunità dove tutti possono sentirsi amati. Per molti bambini, adolescenti e giovani vulnerabili sarà forse l’unica esperienza di famiglia che avranno l’opportunità di conoscere. In questi tempi, l’amore, la carità, sarà l’annuncio più esplicito del Vangelo per una società che si sente minacciata”.

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