“Otto operatori sociosanitari impiegati in una residenza protetta per disabili sono stati indagati per aver picchiato alcuni degenti”: partendo da questa la vicenda che sarebbe accaduta ad Imperia, resa nota da un’agenzia nazionale, il presidente della Fish, Vincenzo Falabella commenta che “è quasi paradossale che la vicenda riguardi una ‘residenza protetta’, ma fa subito balzare agli occhi quanto la nostra Federazione afferma ormai da anni, ovvero che il cosiddetto ‘welfare di protezione’ delle persone con disabilità non protegge affatto, quando va bene, arrivando poi a queste aberrazioni di maltrattamenti e violenze nei casi peggiori, come questo della Liguria”.
“In primo luogo chiediamo a chi di competenza il pieno accertamento delle responsabilità – aggiunge il presidente della Fish – e una pena adeguata per coloro che si siano resi protagonisti di quei comportamenti. E tuttavia non possiamo riflettere sul fatto che questi casi, come testimoniato purtroppo dalle cronache nazionali e locali sin troppo frequentemente, continuano a ripetersi quasi immutati nel tempo, dal Sud al Nord del nostro Paese”. Falabella chiarisce: “Una volta di più, quindi, torniamo a chiedere una radicale riforma del sistema dei servizi riabilitativi, semiresidenziali e residenziali, che a tutt’oggi rappresentano ancora la risposta prevalente, anche in termini di impiego delle risorse, ai bisogni delle persone con disabilità con necessità di forti sostegni. Il tutto, però, nel quadro di una riforma complessiva che trasformi il cosiddetto ‘welfare di protezione’ in un welfare basato sui diritti umani, in parallelo alla definizione di una concreta strategia di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità”.