“Penso che ci voglia un’intera comunità per sostenere le vittime di abusi domestici. Ecco perché la Chiesa può giocare un ruolo importante nel garantire che chi subisce queste violenze possa trovare un rifugio sicuro e che la fede non renda mai più difficile, per queste persone, cercare aiuto”. Con queste parole Nikki Dhillon Keane, responsabile del progetto “Safe in faith”, “Sicuri nella fede”, della Caritas di Westminster, arcidiocesi cattolica del centro di Londra, ha presentato una nuova iniziativa che punta ad aiutare chi viene attaccato tra le quattro mura di casa. “Safe in faith” consiste, infatti, in un libretto che aiuta sacerdoti e leader delle comunità cattoliche a individuare i segni di quelle che potrebbero essere violenze domestiche e fornisce loro anche tutti gli strumenti necessari per aiutare le vittime nelle parrocchie. Leggendo il libretto si impara come rispondere, in modo adeguato, a chiunque chieda aiuto o consiglio alla Chiesa e si trovano informazioni su una serie di risorse che indirizzano chi legge verso le agenzie in grado di aiutarlo, a seconda del profilo culturale e di fede della vittima. “Di solito chi cerca aiuto avvicina le persone delle quali si fida. Molte persone, nella nostra società, si fidano di un sacerdote o di qualcuno nella loro chiesa. Speriamo che questo libretto possa aiutare preti e volontari, nelle parrocchie, ad aiutare le vittime di violenze domestiche”, ha detto ancora Nikki Dhillon Keane.