“I tagli permanenti nei settori di gestione delle politiche pubbliche stanno creando problemi che mettono a rischio i diritti più elementari in termini di accesso all’istruzione o alla salute, ma si estendono persino a bisogni primari come la stessa alimentazione. La situazione delle mense per i poveri è urgente, a causa dell’aumento del numero di persone che le frequentano e della mancanza di cibo”. È una delle denunce che arrivano dalla Commissione nazionale Giustizia e Pace della Conferenza episcopale argentina (Cea), che in un articolato rapporto afferma di ricevere “quotidianamente notizie preoccupanti da vari settori della vita economica, politica e sociale del nostro Paese, che mostrano il moltiplicarsi di situazioni che colpiscono il sostentamento di migliaia di persone di ogni età e condizione”, nel contesto dei tagli di bilancio del governo presieduto da Javier Milei. “La perdita di posti di lavoro è un fatto doloroso – si legge nel documento -. Le camere delle imprese edili hanno dichiarato lo stato d’emergenza in tutto il Paese, mettendo in guardia sul futuro immediato di 1.400 imprese e 200.000 posti di lavoro, a causa della paralisi delle opere pubbliche da parte del governo nazionale e della contrazione dell’attività economica generale. A oggi, circa 60.000 posti di lavoro diretti sono già stati persi nel settore”.