Durante l’Assemblea dei soci di Cdo Opere educative, svoltasi durante la XXIV edizione del convegno nazionale dell’Associazione dal titolo “Un’opera educativa cresce e matura perseguendo lo scopo che l’ha generata”, è stato eletto il nuovo Comitato esecutivo di Cdo Opere educative che a sua volta ha rieletto come presidente nazionale dell’Associazione Massimiliano Tonarini, si legge in una nota diffusa oggi. Presidente e direttivo dureranno in carica fino a marzo 2027.
Tonarini, al termine del convegno nazionale nel è stato riconfermato presidente, ha lanciato alcuni spunti di lavoro per l’Associazione: “Come abbiamo sentito in questi giorni, per vivere la realtà nella sua pienezza e per accettarla nelle sue molteplici espressioni, bisogna essere audaci e questa audacia è una modalità di guardare le cose, approfondire argomenti, prendere decisioni partendo proprio dalle sfide che ogni giorno si presentano”.
Il presidente ha ricordato lo “scopo primario” di Cdo Opere educative: “Sostenere nella gestione e nella crescita le opere scolastiche, mettere a fattor comune le esperienze positive, e anche negative, essere un luogo di confronto e di nesso tra la ricchezza di tentativi in atto. Se ci interessa la nostra opera, non possiamo non avere a cuore quella di chi abbiamo vicino, perché lo scopo che insieme serviamo è lo stesso. Da ultimo vogliamo rendere sempre più possibile una corresponsabilità con chi nelle nostre opere lavora e che è il cuore pulsante dell’educazione”.
Tonarini, poi, ha assicurato: “Il rinnovo di una carica è sempre una responsabilità! Il Consiglio direttivo e io porteremo avanti anche il ruolo di rappresentanza (insieme alle altre Associazioni di gestori, in primis con quelle facenti parte dell’Agorà delle parità) negli organismi istituzionali e politici a favore delle opere scolastiche che rappresentiamo e delle famiglie che le scelgono per i propri figli”. E ha concluso: “La passione che ci muove così come l’audacia che ci siamo testimoniati in questi giorni, nel racconto di tanti tentativi innovativi in atto che provano ad intercettare i nuovi bisogni e le nuove domande educative, hanno un grande privilegio: le nostre opere sono a servizio del bene dei ragazzi che in queste opere si formano e crescono per affrontare le nuove sfide che li vedranno protagonisti del futuro. Cosa c’è di più nobile di questo?”.