Ridurre al minimo le esperienze stressanti e la separazione dai genitori e sostenere lo sviluppo del neonato attraverso un’assistenza individualizzata: questi gli obiettivi del metodo Nidcap (Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program), un modello di osservazione diretta del bambino in Terapia intensiva neonatale, esperienza destabilizzante per neonati prematuri o con gravi patologie.
In occasione della Giornata mondiale Nidcap che ricorre oggi, la Società italiana di neonatologia (Sin) ribadisce l’importanza della centralità del neonato e della sua famiglia nel percorso di cura, e la necessità di diffondere questo programma assistenziale a livello globale. “Osservando e interpretando i segnali che i bambini danno nel loro ambiente e le loro reazioni alle cure – si legge in un comunicato -, è possibile programmare piani assistenziali personalizzati, condivisi con tutto il team di caregiver, a supporto della salute e dello sviluppo che il piccolo paziente deve raggiungere in quel preciso momento”. Il metodo Nidcap è un programma di addestramento a livello mondiale per i professionisti sanitari. Notevoli gli effetti positivi di Nidcap sul neonato prematuro e ad alto rischio: migliore struttura e funzione del sistema nervoso centrale, riduzione dei giorni di ricovero, consistente aumento di peso, migliore outcome comportamentale durante l’infanzia e in età scolare. Il metodo Nidcap protegge il cervello in via di sviluppo ed assicura ai genitori una maggiore competenza e sicurezza nel relazionarsi al proprio bambino ricoverato.
In Italia i professionisti certificati o in fase di certificazione Nidcap sono presenti nelle Tin di Firenze, Genova, Torino, Roma, Siena, Treviso e Bologna, oltre che a Modena e Rimini, dove sono stati aperti i due primi centri di formazione, l’Italian Modena Nidcap Training Center, diretto da Alberto Berardi e trainer Natascia Bertoncelli, e il Rimini Nidcap Training Centre diretto da Gina Ancora e trainer Natascia Simeone.