Austria: tradizione della Via Crucis in Carinzia. Fede, cultura e storia

La tradizione pastorale delle Via Crucis popolari in Carinzia viene riproposta con forza per questa Pasqua. Semplici targhe di legno, edicole votive o moderne rappresentazioni della Via Crucis sotto forma di lastre di metallo: ovunque le stazioni della Via Crucis caratterizzano il paesaggio della regione austriaca. Soprattutto prima di Pasqua, i fedeli saranno invitati a percorrere il tracciato della processione “nella preghiera e a trarre da essa la forza per affrontare le proprie situazioni di sofferenza e rimanere sensibili ai bisogni delle altre persone”, ha affermato la diocesi di Gurk-Klagenfurt in un comunicato odierno. Alla fine del XVII secolo in Carinzia furono costruite le prime stazioni delle sofferenze di Gesù, e come da tradizione le colline che molto spesso le accoglievano venivano rinominate “Calvario”. Come esempi particolari la diocesi ha citato la Via Crucis di Millstatt, una delle più notevoli stazioni tardo barocche della Carinzia, e la “Via Crucis degli artisti carinziani” nella chiesa parrocchiale di Stein im Jauntal. La Via Crucis tardo barocca di Millstatt fu costruita intorno al 1700 dai gesuiti, che operarono nella località per circa due secoli. L’annessa Cappella del Calvario è considerata una delle più belle della Carinzia e mostra un gruppo scolpito della crocifissione e affreschi murali. La diocesi di Gurk-Klagenfurt annuncia che la cappella del Santo Sepolcro sarà aperta dal Venerdì Santo fino alla sera del Lunedì di Pasqua ed è possibile ammirare anche la scultura lignea del corpo di Gesù, adagiato in una nicchia di roccia. L’antica tradizione di custodire il Santo Sepolcro è rappresentata da figure a grandezza naturale. La Via Crucis più antica della Carinzia conduce da Unterdorf attraverso una ripida collina fino alla chiesa parrocchiale “Santi Pietro e Paolo” a Karndorf, che è la più antica chiesa medievale della Carinzia. La Via Crucis originaria della fine del XVIII e dell’inizio del XIX secolo è stata rinnovata ampiamente l’ultima volta nel 2009. Una Via Crucis probabilmente unica in questa forma: conduce alla chiesa parrocchiale di Stein im Jauntal/Kamen v Podjuni, cioè la cosiddetta “Via Crucis degli artisti carinziani”. Dopo il restauro in pietra delle 14 stazioni dell’antica Via Crucis, 14 noti artisti hanno ridisegnato le stazioni nel 1993/94.

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