“Cinque mesi dopo l’inizio della crisi a Gaza, i risultati della valutazione aggiornata della Classificazione integrata della sicurezza alimentare (Ipc) pubblicata oggi indicano che si sta realizzando la peggiore previsione possibile per Gaza”. È di oggi una nuova dichiarazione dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, assieme al commissario Lenarčič sulla carestia nella Striscia di territorio palestinese. “Gaza sta già affrontando la carestia; si stima che, secondo l’Ipc, il 100% delle persone soffra di grave insicurezza alimentare. Questa situazione non ha precedenti. Nessuna analisi dell’Ipc ha mai registrato tali livelli di insicurezza alimentare, in nessuna parte del mondo. (…) Mentre esploriamo tutti i possibili mezzi per fornire aiuti, compresi i lanci aerei e i corridoi marittimi, questi non sostituiscono la soluzione più praticabile ed efficace, vale a dire l’apertura totale e incondizionata dell’accesso via terra”. Borrell e Lenarčič chiedono un urgente aumento “dei punti di accesso esistenti per le consegne via terra e l’apertura di ulteriori accessi. Le rotte sono necessarie per garantire un’efficace assistenza alimentare all’intera popolazione di Gaza, la fornitura di assistenza medica specializzata per combattere la malnutrizione e l’attuazione di misure di sanità pubblica”.