È giunta alla terza edizione la settimana della donna cristiana. Un’iniziativa nata dall’intuito pastorale nella comunità parrocchiale Marie Mère de Dieu. Quest’anno l’evento si è celebrato dal 4 al 10 marzo. I sacerdoti, con l’aiuto prezioso delle suore e delle donne appassionate della parrocchia, hanno orchestrato una settimana dedicata all’empowerment femminile, inteso come rafforzamento delle potenzialità degli individui di aprirsi alla collettività attraverso un processo costruttivo e generativo che permetta di migliorare le capacità di gestione della propria vita. Un vero e proprio momento di solidarietà, di crescita e di azione per tutte le donne della comunità.
Gli organizzatori hanno coordinato tavole rotonde coinvolgenti, che hanno fornito uno spazio sicuro per discutere delle sfide che le donne affrontano e per identificare strategie concrete per il cambiamento sociale. Questi incontri hanno acceso fiamme di ispirazione e hanno alimentato il desiderio di agire per una società più equa e inclusiva. Una società in cui le violenze domestiche, le discriminazioni di genere e i matrimoni combinati spariscono.
Grazie all’assistenza delle suore e delle donne della parrocchia, tutte hanno sperimentato la gioia di creare, che si trattasse di preparare ricette di dolci tradizionali o di apprendere tecniche di tinteggiatura di tessuti e di trucco. L’impegno della parrocchia non si è limitato all’aspetto creativo: grazie all’aiuto di alcuni medici, molte donne hanno avuto accesso a consultazioni ambulatoriali e cure a costi agevolati. Prima ancora è stata organizzata una marcia sportiva e una partita di calcetto tra donne.
Inoltre, l’esposizione delle opere realizzate dalle donne ha offerto un’opportunità preziosa per mostrare e vendere i loro prodotti artigianali. Così molte di loro hanno potuto contribuire al sostentamento delle proprie famiglie.
Anche da quest’altra parte del mondo e nel cuore delle campagne di Obala, la festa dell’8 marzo non passa inosservata. Qui questa giornata è un’opportunità di fare sentire la propria voce in una società ancora patriarcale e in cui le disparità di genere sono la battaglia quotidiana. Iniziative come queste aiutano a costruire menti e cuori per una società in cui Cristo si fa tutto in tutti, nessuno escluso.
*Sacerdote e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Obala (Camerun)
(Precedentemente pubblicato su “Il Nuovo Amico”, Pesaro)