Don Peppe Diana: Acli Caserta, adesione alla marcia a Casal di Principe per “ricordare un uomo straordinario, esempio tangibile dei valori cristiani”

La Presidenza provinciale delle Acli di Caserta aderisce alla marcia che il Comitato don Peppe Diana organizza, domani, in occasione del trentesimo anniversario della morte di don Peppe Diana, parroco della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, ucciso in chiesa, mentre si apprestava a celebrare la messa, nel giorno al Comitato don Peppe Diana “nel ricordare un uomo straordinario che ha lasciato un’impronta indelebile. Don Peppe Diana non è stato solamente un faro di ispirazione per tutti noi, ma anche un esempio tangibile dei valori cristiani. La sua dedizione alla fede e all’impegno sociale risuona come un eco nei principi su cui sono state fondate le Acli, un’organizzazione che sin dalla sua creazione ha promosso la giustizia sociale, la solidarietà e la difesa dei diritti”.
In questi trent’anni, proseguono le Acli, “il ricordo di don Peppe Diana ha continuato a essere un richiamo alla giustizia sociale, alla solidarietà e al coraggio di combattere le ingiustizie, valori che le Acli hanno sempre sostenuto”. La marcia di domani “diventa così non solo un omaggio a don Peppe Diana, ma anche un momento simbolico per rinnovare il nostro impegno a seguire il suo esempio e a preservare la sua eredità di amore per il prossimo.
Le Acli di Caserta, aderendo alla marcia, vogliono “onorare la memoria di don Peppe Diana” e “contribuire attivamente a diffondere i valori di giustizia, solidarietà e impegno sociale che egli ha incarnato attraverso la sua vita e il suo ministero, valori che incarnano anche la missione delle Acli”.
“Il Vangelo – ricordano le Acli – ci insegna: ‘Ama il tuo prossimo come te stesso’ (Matteo 22,39), un principio che don Peppe Diana ha incarnato in ogni sua azione e che continua a guidare l’operato delle Acli. La marcia diventa, quindi, un’occasione per commemorare non solo il passato, ma anche per riflettere su come possiamo, ancora oggi, portare avanti il messaggio di amore e giustizia che il nostro caro sacerdote ci ha lasciato in eredità”.

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