Nuovo appello a mettere al centro la dignità dei migranti e la loro accoglienza è giunto ieri dal presidente della Conferenza episcopale messicana e arcivescovo di Monterrey, mons. Rogelio Cabrera, che ieri, nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta a Monterrey, ha presentato il documento intitolato “Uniti per costruire il futuro con i migranti”, recentemente scritto dai vescovi del Texas e del Messico. Durante la presentazione, il presidente della Conferenza episcopale messicana ha sottolineato che è necessario umanizzare la migrazione, il che implica “andare oltre la politica delle strategie di partito e mettere al centro l’importanza delle persone”. Per questo, il documento insiste “sull’umanizzazione della migrazione, sul fatto che ogni persona deve essere vista come un essere umano, che non deve essere vista solo come un numero comune o come un fenomeno sociale, ma che dietro ogni persona c’è una storia”, ha aggiunto. Secondo mons. Cabrera, “c’è anche un altro elemento molto importante che devo sottolineare. Nel documento, si parla di approfittare delle migrazioni per evangelizzare, non per fare proselitismo, evangelizzare significa essere una buona notizia per loro e una buona notizia dell’umanità, perché il Vangelo è dire alla persona: eccoci, Dio è qui, Dio ti ama, Dio ti vuole e noi vogliamo essere testimoni di questo amore di Dio”. Nell’arcidiocesi di Monterrey esistono istituzioni come Casa Monarca, Casa Nicolás e Casa Indi che si dedicano permanentemente all’assistenza umanitaria dei migranti. “La capacità umana, dicono i vescovi, dà modo di creare meccanismi di accoglienza, protezione, promozione e integrazione dei migranti, questi verbi sono stati condivisi con noi da Papa Francesco”, ha aggiunto mons. Luis Eduardo Villarreal, di Casa Monarca.