Nella mattinata di oggi, sabato 16 marzo, alle 11.30 presso la sala Casentini della Curia vescovile di Terni, si terrà la conferenza stampa di presentazione delle attività del Biennio Geraldiniano 2024-2025, nel 500° anniversario della morte del vescovo Alessandro Geraldini di Amelia, primo vescovo di Santo Domingo e del Nuovo Mondo. Interverranno: mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, Edoardo D’Angelo, presidente del Comitato diocesano e presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del 500° anniversario della morte del vescovo Alessandro Geraldini di Amelia, Laura Pernazza, sindaco di Amelia e presidente della Provincia di Terni, don Giuseppe Capsoni, segretario del Comitato diocesano.
Alessandro Geraldini sbarcò nell’isola di Santo Domingo il 17 settembre del 1519 e vi morì l’8 marzo 1524. Attivo alla Corte di Ferdinando ed Isabella la Cattolica, Alessandro Geraldini è noto per il suo sostegno a Cristoforo Colombo e per esser stato precettore degli Infanti di Spagna. A lui si deve la costruzione della nuova cattedrale di Santo Domingo, Nostra Signora dell’Incarnazione, oltre alla stesura di numerose opere letterarie, trattati di politica e pedagogia, lettere ad importanti personaggi, tra cui papa Leone X e l’imperatore Carlo V, ed all’interessante resoconto del suo viaggio e ministero pastorale nelle Antille. La figura di Geraldini si prospetta come di grande rilievo non solo per la storia europea e americana, ma anche di estrema attualità nel delicato tema dei rapporti tra Chiesa cattolica e nativi americani. Geraldini, insieme a figure quali Bartolomeo di Las Casas e Antonio de Montesinos, è stato tra i primissimi a intuire e denunciare l’imminente genocidio che gli Europei avrebbero procurato tra gli Indios d’America latina.