Sinodo: tra i temi dei Gruppi di studio “missione digitale”, ascolto dei poveri e ruolo delle donne nella Chiesa

“Approfondire come potenziare la capacità di ascolto della Chiesa, ai diversi livelli e soprattutto a quello locale, nei confronti delle diverse forme di povertà e marginalità”. È il tema affidato ad uno dei dieci Gruppi di studio, oggetto del relativo documento sinodale presentato oggi in sala stampa vaticana. Tra le domande suggerite per questo Gruppo di studio, affidato al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale insieme alla Segreteria Generale del Sinodo, con la partecipazione del Dicastero per il Servizio della Carità e il coinvolgimento di persone, progetti, organizzazioni e reti “rilevanti per gli ambiti trattati”: “come rinsaldare il legame tra la comunità cristiana che ascolta, e coloro che concretamente operano a servizio della carità, della giustizia e dello sviluppo integrale, per evitare forme di delega e di deresponsabilizzazione”. Tra le proposte, istituire “un ministero dell’ascolto e dell’accompagnamento”. “La missione nell’ambiente digitale costituisce l’orizzonte al cui interno cogliere l’importanza per la Chiesa di portare avanti la missione di annuncio del Vangelo anche nell’ambiente digitale, che coinvolge ogni aspetto della vita umana e va quindi riconosciuto come una cultura e non solo come un’area di attività”, si legge nel documento a proposito del Gruppo di studio su questo tema, coordinato dal Dicastero per le comunicazioni e dalla Segreteria Generale del Sinodo, con il coinvolgimento del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e il Dicastero per l’Evangelizzazione :“Tuttavia la Chiesa stenta a riconoscere l’azione nell’ambiente digitale come una dimensione cruciale della propria testimonianza nella cultura contemporanea”. Oltre a “incoraggiare le Chiese locali a una maggiore attenzione all’ambiente digitale”, il testo suggerisce di “approfondire le implicazioni a livello teologico, spirituale e canonico e identificare i requisiti a livello strutturale, organizzativo e istituzionale per svolgere la missione digitale”. Tra gli interrogativi da porsi, “come è possibile integrare in maniera più ordinaria la missione digitale nella vita della Chiesa e nelle strutture ecclesiali, approfondendo le implicazioni della nuova frontiera missionaria digitale per il rinnovamento delle strutture parrocchiali e diocesane esistenti”. Tra i temi degli altri Gruppi di studio, la revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in prospettiva sinodale missionaria, coordinato dal Dicastero per il Clero con la Segreteria Generale del Sinodo, con la partecipazione dei Dicasteri per l’Evangelizzazione; per le Chiese Orientali; per i Laici, la Famiglia e la Vita; per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; per la Cultura e l’Educazione. Nel testo si propone inoltre di “proseguire la ricerca sulle relazioni tra diverse forme di ministerialità ecclesiale”, valutando anche il ruolo delle donne nella Chiesa e l’eventuale accesso delle donne al diaconato. In coordinamento con la Segreteria Generale del Sinodo, lo studio di queste tematiche è affidato al Dicastero per la Dottrina della Fede, in dialogo con i diversi Dicasteri competenti.

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