“Vi assicuriamo il nostro impegno a continuare a servire la Chiesa dell’America Latina e nei Caraibi, in piena comunione con la Chiesa universale e attenta ad accompagnare le angosce e le gioie del nostro popolo”. Lo si legge nel messaggio che la presidenza del Consiglio episcopale di America Latina e Caraibi ha inviato a Papa Francesco, nel giorno dell’undicesimo anniversario della sua elezione a successore di Pietro. Nell’occasione, il Celam esprime la propria rinnovata “adesione e sostegno alla sua persona e al suo ministero”, ringraziando Dio “per questo nuovo anno di servizio a tutta la Chiesa”.
La presidenza dell’organismo riconosce che “questi sono tempi difficili”, ma, si legge, “ci sentiamo illuminati dal vostro magistero che ci invita a non avere paura”. I vescovi latinoamericani confermano al Papa il loro fermo proposito di “essere una Chiesa in uscita, prendendosi cura di ogni fratello, soprattutto coloro che soffrono di più”, di proteggere la casa comune e di vivere la propria vocazione “con passione e parresia”. Ancora il Celam esprime il proprio “grazie per averci dato l’esempio di come vivere il nostro ministero vicini al popolo di Dio, aperti alla voce dello Spirito nei segni dei tempi e con uno sguardo profetico, ispirato dalla Parola di Dio”.
La lettera, firmata da dom Jaime Spengler (presidente), mons. José Luis Azuaje (primo vicepresidente), mons. José Domingo Ulloa (secondo vicepresidente), mons. Santiago Rodríguez (Consiglio degli affari economici) e mons. Lizardo Estrada Herrera (segretario generale), si conclude con un’invocazione al Signore, affinché “lo assista, gli conceda buona salute e continui a dargli saggezza per guidare la sua Chiesa. Maria lo colmi della sua tenerezza materna e si prenda cura di lui in ogni suo passo”.