Pakistan: al Senato un omaggio a Shahbaz Bhatti, “martire della fede”. Si lavora al processo di canonizzazione

Un omaggio a Shahbaz Bhatti, il ministro delle minoranze religiose ucciso dagli estremisti in Pakistan il 2 maggio 2011 e una occasione di attenzione al tema della libertà religiosa e della persecuzione dei cristiani. Sono infatti 61 le nazioni in cui la libertà religiosa è violata e 365 milioni i cristiani perseguitati nel mondo. Se ne è parlato oggi nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica durante il convegno “Ricordare per agire: Shahbaz Bhatti a 13 anni dal suo martirio in Pakistan”. Molti relatori hanno conosciuto personalmente Bhatti: tutti hanno parlato della sua grande fede e definito la sua morte come un vero martirio. In Pakistan è stato affidato alla Comunità di Sant’Egidio il compito di  lavorare per l’apertura del processo di canonizzazione, probabilmente in autunno. “Bhattti è stato un uomo coerente fino in fondo. Ha capito che doveva essere un testimone di giustizia e di pace”, ha detto Luisa Capitanio Santolini, presidente dell’Associazione parlamentare amici del Pakistan: “Si può essere santi anche facendo politica”. Alessandro Monteduro, presidente di Aiuto alla Chiesa che soffre, ha ricordato che l’omicidio di Shahbaz “è stato un delitto pianificato, simile ai tanti delitti di mafia. Non ha riguardato solo i cristiani ma tutte le minoranze del Pakistan, per cui il ministro lottava”. Il fratello Paul Bhatti, che ha lasciato la professione di medico chirurgo per portare avanti la testimonianza del fratello, ha raccontato vari episodi personali e familiari e il lavoro che sta facendo per “creare in Pakistan un dialogo tra le varie fedi e diminuire le tensioni”. Il suo sogno è “creare un istituto per l’armonia, non legato al governo”. Presenti al convegno, coordinato e concluso da Shahid Mobeen, fondatore dell’Associazione pakistani cristiani in Italia, anche numerosi esponenti politici, parlamentari e rappresentanti del governo italiano che hanno ricordato la figura di Shahbaz e garantito l’impegno a favore della libertà religiosa e dei cristiani perseguitati in Pakistan  e nel mondo.

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