Mercoledì 13 marzo, con inizio alle ore 11, la Sala Pia dell’Università Lumsa (via di Porta Castello 44), a Roma, ospiterà il convegno “Palestra di legalità. Disciplina, regole e diritto nello sport”, evento realizzato per iniziativa congiunta della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dell’Università Lumsa e dalla rete magistrati “Sport & Legalità”, con la collaborazione di Duferco Energia, Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), Csi (Centro sportivo italiano) Comitato di Roma e Oinp (Osservatorio italiano non profit).
I protagonisti di “Palestra di legalità. Disciplina, regole e diritto nello sport” saranno il card. Francesco Coccopalmerio, che offrirà una riflessione su “La bellezza e la necessità delle regole”, e i relatori di una tavola rotonda moderata da Katia Arrighi, a cui prenderanno parte Claudio Marchisio, già calciatore della Juventus e della Nazionale italiana di calcio, Alfredo Trentalange, già arbitro internazionale e past president dell’Aia (Associazione italiana arbitri), e Sergio Sottani, procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Perugia e presidente della rete di magistrati Sport e Legalità.
I lavori saranno aperti dal rettore dell’Università Lumsa, Francesco Bonini, dal presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport Daniele Pasquini e dal direttore di Duferco Energia Luca Masini, sostenitore dell’iniziativa. È previsto infine un intervento di Lucilla Andreucci, responsabile di Libera Sport, la rete di associazioni di don Luigi Ciotti che opera in prima linea contro la lotta alle mafie.
“Palestra di legalità. Disciplina, regole e diritto nello sport” è una delle tappe di sensibilizzazione e avvicinamento alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ricorrenza annuale che dal 1996 si tiene nel primo giorno di primavera, il 21 marzo, per iniziativa di Libera. L’obiettivo è “quello di approfondire il tema delle regole nell’ambito sportivo, sempre citato come uno dei più alti valori dello sport, ma sovente in modo puramente retorico e ripetitivo”.
La sfida è “provare a calarsi in profondità dentro questa parola magica per chi pratica sport, cercando di farne emergere la tripla dimensionalità: quella interiore, della disciplina dell’atleta; poi, quella delle regole, che permettono lo sviluppo del gioco; infine, quella del diritto sportivo, caposaldo dell’organizzazione sportiva”.
Grazie a questa complessità, “lo sport può essere una scuola di legalità, ossia permettere all’esperienza di rispetto delle regole vissuta nello sport di travalicare i confini dei campi di gioco, diventando opportunità per assimilare – personalmente ma anche socialmente – l’importanza delle regole per la convivenza civile”.
Nel pomeriggio il convegno avrà un’appendice all’Oratorio San Giuseppe al Trionfale – Opera Don Guanella, in via Giovanni Bovio 44, a Roma, dove alle ore 17, Claudio Marchisio incontrerà i bambini.